Informazioni generali sulla lamiera EN AW-5754 (AlMg3) commercialmente denominata lamiera Peraluman.
La sigla AlMg3 descrive una lega di alluminio e magnesio, nota anche con denominazioni quali il numero di materiale EN AW-5754. Il materiale è offerto in diversi stati del materiale – da H111 a H22 a H114 – e le proprietà del materiale variano a seconda del rispettivo stato.
Nello stato H111, l’AlMg3 ha una stabilità dimensionale media, un’elevata resistenza alla corrosione per gli influssi climatici e l’acqua di mare e una buona saldabilità. La saldatura deve essere eseguita con i comuni metodi di saldatura MIG, TIG, a gas o EB, evitando la saldatura a resistenza.
Le lamiere Peraluman EN AW-5754 sono utilizzate quando non è richiesta un’elevata resistenza del materiale. Grazie alle sue proprietà positive (buona saldabilità, resistenza all’acqua di mare), ha un’ampia gamma di applicazioni nonostante la sua minore resistenza:
Uso delle lamiere EN AW-5754
Le lastre di AlMg3 sono quindi spesso utilizzate nell’impiantistica, nella costruzione di veicoli o nella cantieristica navale. Le lamiere EN AW-5754 sono utilizzate anche nell’industria alimentare, in quanto non destano preoccupazioni quando vengono a contatto con gli alimenti. Questo tipo di lega fa parte delle leghe di alluminio non indurenti e naturalmente dure. Il trattamento superficiale dell’EN AW-5754 è possibile, ad esempio mediante ossidazione elettrolitica (la cosiddetta anodizzazione), e può produrre un risultato interessante. La saldatura del materiale è possibile solo in misura limitata e la saldatura per attrito o dovrebbe essere preferita a quella dura o morbida.
Nel negozio online di cometalsrl.it è possibile scegliere tra lamiere di alluminio H111 o H22, piastre di alluminio H111 e lamiere strutturate in alluminio con taglio a cuore nella struttura duetto o quintetto, in forma decapata o con finitura fresata.
Produzione di lastre a partire da EN AW-5754
Il materiale di partenza per le lastre di alluminio AlMg3 è costituito da lingotti di alluminio che vengono fatti passare attraverso rulli di acciaio. Poiché la distanza tra i rulli è inferiore a quella del lingotto, quest’ultimo viene compresso. Di solito è necessario passare più volte attraverso questo processo di laminazione per ottenere lo spessore desiderato del prodotto finale. Se questo spessore non viene raggiunto con la laminazione a caldo, è necessaria una successiva laminazione a freddo. Tuttavia, la laminazione a caldo è spesso sufficiente, poiché in questo modo si possono produrre fogli di alluminio con uno spessore di pochi millimetri.
Successivamente, è possibile lavorare ulteriormente le lastre di alluminio per quanto riguarda la superficie o la struttura. Le lastre Peraluman EN AW-5754 sono adatte a un’ulteriore lavorazione con un processo di ossidazione elettrolitica (anodizzazione). Con la laminazione di modelli, si possono produrre anche lastre ondulate e striate.
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